La Famiglia Zecchinati
Agricoltori da generazioni
La Famiglia Zecchinati scrive la sua storia tra le distese ondulate e ricche della Campagna di Rotzo, con amore e passione, rispetto e dedizione per la terra di cui raccolgono i frutti.
Egidio e Clara ereditano dagli antenati Zecchinati e Dal Pozzo la loro storia, la cultura, la tradizione e l’amore per la terra, e gettano le basi per un futuro che creano assieme ai tre figli Valentino, Francesco e Giovanni.
Una storia che continua, una famiglia che lavora, un’azienda che cresce, un territorio unico a Rotzo, sull’Altopiano dei Sette Comuni.
Egidio
La tradizione con uno sguardo verso il futuroIl Patriarca
Clara
L'anima dell'Agriturismo, il cuore della famigliaLa moglie di Egidio
Valentino
L'innovazione e la passione per la terraIl Primogenito
Francesco
La creatività nella cucina tradizionale localeIl secondo genito
Giovanni
La Tecnologia al servizio dell'agricolturaIl giovanissimo
La nostra famiglia, il segreto della nostra azienda
Uno sguardo verso il futuro con radici ben piantate nel passato, consapevole che i saperi ed i segreti del mestiere sono l’anima ed il fulcro di l’azienda di famiglia. Egidio Zecchinati alla soglia dei 20 anni, segue le orme del padre Giovanni Francesco e prima ancora del nonno Bortolo, continuando l’attività di famiglia. Erano gli anni ’70, un momento storico in cui il deprezzamento e l’abbandono dell’attività agricola erano arrivati all’apice; credere nella ricchezza e potenzialità del territorio era una sfida che pochi sono riusciti a cogliere. Egidio rimase l’unico giovane coltivatore a Rotzo e raccolse quella sfida con slancio ed inventiva, crescendo ed evolvendosi alle esigenze dei giorni nostri.
Giovane diciottenne, Clara sposò Egidio negli anni ’80. La sua famiglia era di origine contadina e fu quindi naturale accogliere con entusiasmo ed orgoglio la sfida del marito e costruire assieme la loro azienda agricola. Lavorare i campi, seguire l’allevamento e guidare mezzi agricoli erano attività che lei conosceva bene. Campi, pascoli ed altre strutture dell’azienda dedicate all’allevamento, sono l’ambiente in cui ha cresciuto i suoi figli e più di recente, i suoi adorati nipoti.
A lei il merito dell’idea di aprire l’agriturismo, in cui l’atmosfera del pranzo domenicale di famiglia, si allarga agli avventori che vengono coinvolti in un viaggio alla riscoperta dei piatti della tradizione culinaria altopianese e veneta, il sapore delle verdure dell’orto da lei stessa coltivato ed i dolci, che sempre lei prepara con amore e passione.
Portare una piccola attività agricola famigliare a diventare una vera e propria azienda moderna ed efficiente, ecco la sfida dei tre figli di Egidio e Clara, che come il padre, non hanno mai smesso di credere nelle potenzialità di questa terra, unica, orgogliosa e ricca. Insieme gestiscono l’azienda, dalla lavorazione e coltivazione dei campi alla logistica e commercializzazione del loro prodotto di punta, la Patata di Rotzo, nonché l’allevamento, l’agriturismo e tutte le attività necessarie al funzionamento dell’azienda.
Negli anni ’80 Egidio era l’unico nel comune di Rotzo che lavorava la terra, che viveva di agricoltura. Uno che resta in agricoltura, lo fa per passione”
– Clara Dal Pozzo –
Questo amore per la terra Clara ed Egidio lo hanno trasmesso ai figli ed ai nipoti.
Zecchinati, una famiglia che vive della terra
Una storia che dura da più di un secolo
Quella della Famiglia Zecchinati e dell’azienda che gestiscono, è una storia di grande lavoro e molto sacrificio, che comincia all’inizio del 1.900 con Bortolo Zecchinati e i suoi 9 figli formando una delle realtà agricole più importanti del paese.
A seguito a radicali mutamenti dovuti a emigrazioni, guerre e profugato, distruzioni e crisi, solo uno dei figli di Bortolo continua l’attività della famiglia: Giovanni Francesco. Arruolato come Caporal Maggiore fra i conducenti di muli vista la sua maestria con gli animali, dopo la prigionia in Germania, ritorna a Rotzo al termine della seconda guerra mondiale, dove trova solo miseria e povertà.
Ricominciare con quel poco rimasto: seminare frumento, avena, patate, fagioli, allevare vacche da latte con l’aiuto del fedele cavallo che continua instancabile a lavorare anche d’inverno nel trasporto di legname.
Non restava certo a guardare il figlio, poco più che bambino, Egidio. Affascinato sempre più da questo duro ma meraviglioso mestiere, impara fin da giovane tutti i segreti, la passione e la maestria dei Zecchinati con la terra e gli animali.
“Eravamo io e lui come famiglia. Non erano più i Zecchinati di una volta con 9 figli tutti nei campi. È mancata la forza delle braccia nel nostro momento. Eravamo solo noi due.”
Subito Egidio viene affiancato dalla moglie Clara, che con lui ha scritto una nuova pagina di questa storia. Hanno lavorato insieme, ma non è stato facile. Sempre lavorando fianco a fianco, lui con la falce e lei con il rastrello, lui preparava il fieno e lei lo imballava.
Però l’inventiva di Egidio e la forza di Clara hanno ideato alcune semplici ma efficaci innovazioni per migliorare e facilitare il lavoro, anche se criticati dagli agricoltori più anziani. Egidio ha trovato il modo di seminare le patate usando una vecchia scala.
La famiglia Zecchinati cresce con la nascita dei tre figli Valentino, Francesco e Giovanni, che fin da piccoli hanno condiviso la passione dei genitori per la propria terra. Loro hanno scelto di non abbandonare la proprio terra, portando nel 21° secolo l’attività agricola di famiglia insieme ai genitori. Hanno apportato innovazioni e nuove tecnologie per incrementare e diversificare la storica attività dell’azienda di famiglia con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
La produzione di patate come tradizione secolare
Sia il papà di Clara, Giovanni Dal Pozzo, che il papá di Egidio, Giovanni Francesco Zecchinati, si possono definire i pioneri della produzione del tubero nel paese di Rotzo non più finalizzata all’autoconsumo, ma come fonte di reddito. Queste famiglie hanno da sempre coltivato i campi a Rotzo trasformando la loro attività di sussistenza in una fiorente azienda di produzione e commercio, mantenendo tutto l’amore ed il rispetto per la biodiversità e la salvaguardia del territorio.
Da ormai 50 anni i Zecchinati, con l’antico metodo di allevamento chiamato linea vacca-vitello, rappresentano l’alternativa alla zootecnia da latte tipica del nostro altopiano. Nelle verdissime praterie della campagna altopianese, la razza Chianina pascola liberamente a Rotzo, nelle malghe a quota 1.500 e durante l’inverno mantenuta nel massimo del benessere animale nelle moderne stalle dell’azienda. Ecco quindi che si offre al consumatore un altro prestigioso prodotto strettamente legato al terrirorio: la carne.
Sia il papà di Clara, Giovanni Dal Pozzo, che il papá di Egidio, Giovanni Francesco Zecchinati, si possono definire i pioneri della produzione del tubero nel paese di Rotzo non più finalizzata all’autoconsumo, ma come fonte di reddito. Queste famiglie hanno da sempre coltivato i campi a Rotzo trasformando la loro attività di sussistenza in una fiorente azienda di produzione e commercio, mantenendo tutto l’amore ed il rispetto per la biodiversità e la salvaguardia del territorio.
Da ormai 50 anni i Zecchinati, con l’antico metodo di allevamento chiamato linea vacca-vitello, rappresentano l’alternativa alla zootecnia da latte tipica del nostro altopiano. Nelle verdissime praterie della campagna altopianese, la razza Chianina pascola liberamente a Rotzo, nelle malghe a quota 1.500 e durante l’inverno mantenuta nel massimo del benessere animale nelle moderne stalle dell’azienda. Ecco quindi che si offre al consumatore un altro prestigioso prodotto strettamente legato al terrirorio: la carne.
Oggi la Famiglia Zecchinati è il maggior produttore di “Patate di Rotzo”; tutti i membri della famiglia in collaborazione stretta, gestiscono l’allevamento di razza Chianina, la vendita diretta di carne e patate, l’agriturismo e gli spacci aziendali dove propongono i loro prodotti a chilometro zero, coltivano i foraggi ed i cerali impiegati nell’alimentazione delle vacche, e si prendono cura dei suoi campi, ripristinando terreni abbandonati e praticando la rotazioni delle culture per preservare la fertilità dei terreni e per offrire prodotti genuini e di altissima qualità.